La chiesa è di origine romanica, anche se solo l’abside, che poggia su una roccia, risale a questo periodo; il campanile e parte della chiesa sono invece stati soggetti a rifacimenti successivi dal XVI secolo al XIX. La Chiesa si presenta con la facciata a timpano triangolare, affiancata sul lato sinistro dal campanile in pietra.
All’interno presenta un’unica navata e un transetto limitato al braccio sinistro. Sulla parete sinistra un crocifisso ligneo miracoloso scolpito nel Trecento, di autore ignoto. Sulla parete destra, all’altezza dell’altare, troviamo un affresco del XVI secolo di autore ignoto. Al centro
dell’opera è raffigurata la Vergine su un seggio in pietra; ai suoi lati i Santi: Rocco, Antonio Abate, Francesco e Sebastiano. Dietro si aprono le tende di un padiglione sopra il quale si trovano due cherubini in volo.  
Nella parte centrale della navata, a destra, si trova un affresco del Cinquecento attribuito al pittore fiorentino Donnino di Domenico. Al centro dell’affresco sono rappresentati l’Arcangelo Raffaele che tiene per mano Tobiolo di fronte a San Lorenzo. Sullo sguancio Serafini a sei ali, San Sigismondo e San Rocco, sul soffitto il sole e la luna che piangono il Cristo morto. L’affresco narra le vicende del giovane figlio di Tobia, Tobiolo e del suo Angelo custode (Tobia capitolo 12). Nel 2015 sono state ricollocate tre tele restaurate: Madonna del rosario e Santi; San Carlo Borromeo, San Tommaso d’Aquino.