Il Padule di Fucecchio

Il Padule di Fucecchio, se pur ampiamente ridotto rispetto all’antico lago-padule che un tempo occupava gran parte della Valdinievole meridionale, è la più grande palude interna Italiana, con un’estensione di circa 1800 ettari, 230 dei quali sono Riserve Naturali istituite dalle Amministrazioni Provinciali di Pistoia e Firenze.

La natura

Il Padule ospita piante rare e tipiche di climi diversi. Qui sopravvivono il Morso di rana e la Felce reale, piante caratteristiche di zone caldo umide, e gli sfagni, particolari muschi, più propri di climi freddi del nord e discesi fin qui durante le ultime glaciazioni. La fauna è tanto ricca da permettere, durante l’anno, l’osservazione di oltre 200 specie di uccelli. Il Padule ha infatti un ruolo fondamentale nelle rotte migratorie: gli aironi creano, durante il periodo riproduttivo, la colonia di nidificazione, detta “garzaia”, più importante dell’Italia centro-meridionale.

La storia e le tradizioni

Il Padule di Fucecchio conserva il fascino delle vicende storiche legate alle grandi famiglie dei Medici e dei Lorena. Qui rimangono, oltre all’incanto dei paesaggi e della natura, significative testimonianze dell’opera dell’uomo: i canali, il sistema dei porti, il ponte mediceo di Cappiano, il complesso della fattoria del Capannone e gli edifici dell’archeologia industriale come gli essiccatoi del tabacco. Alla tradizione sono legate le attività di raccolta e intreccio delle erbe palustri come il “sarello” e la “sala”, usati per “rinvestire” sedie e fiaschi e tutt’ora praticate da pochi valenti artigiani.

II percorso naturalistico “Le Morette”

Il percorso naturalistico ciclo-pedonale, attrezzato con aree di sosta e pannelli informativi sulla flora e la fauna degli ambienti attraversati, è particolarmente adatto per gli amanti dell’osservazione naturalistica e del birdwatching. Il punto di partenza è presso il Centro Visite di Castelmartini, all’interno del quale è possibile scoprire una ricca documentazione sugli aspetti storici, naturalistici e sulle attività tradizionali (raccolta e lavorazione delle erbe palustri) tipiche del Padule di Fucecchio.
Un’altra area di accesso al Padule si trova in località Bagnolo dove ha sede il Museo della Civiltà contadina “Casa Dei”

Il Bosco di Chiusi

Il percorso naturalistico “Le Morette” attraversa per un lungo tratto il Bosco di Chiusi; il bosco rappresenta l’ultima significativa testimonianza della foresta planiziale, che in tempi remoti doveva estendersi sulla quasi totalità della bassa Valdinievole, e ospita maestosi esemplari di Cerro, Farnia ed altre specie arboree. Il Bosco di Chiusi e la vicina Paduletta di Ramone, piccola area umida che conserva alcune fra le associazioni vegetali più interessanti del Padule di Fucecchio, si possono visitare esclusivamente esclusivamente con il consenso della proprietà.

Il Porto delle Morette

La strada prosegue fino al Porto delle Morette dove è opportuno parcheggiare l’auto prima del ponte sul Canale del Terzo. Fin da epoca medievale si hanno testimonianze sull’uso del sistema palustre come via di navigazione interna che dalla Valdinievole permetteva di raggiungere Pisa o Firenze con diverse imbarcazioni, dai piccoli “barchini”, ai grandi “barconi” e “navicelli” che caricavano le merci. Il Porto de Le Morette, uno dei pochi in cui troviamo una struttura quadrangolare murata su tre lati, a dimostrazione dell’importanza non solo locale dell’approdo, prende il nome dalle “morette”, che sono anatre tuffatrici, e in particolare dall’ormai rara Moretta tabaccata (Aythya nyroca) che un tempo era molto frequente in Padule. Oltre il ponte inizia l’itinerario a piedi nel bacino palustre; di fronte a noi, immerso in una pioppeta, il Casotto del Criachi, sul quale una lapide ricorda i caduti dell’eccidio.

La riserva naturale

Costeggiando l’argine del canale in direzione nord, troviamo il pannello esplicativo della Riserva Naturale Provinciale “Le Morette”. Al suo interno, gli interventi di gestione e ripristino ambientale operati dalla Provincia di Pistoia hanno ricreato condizioni favorevoli per la sosta e la nidificazione di numerose specie ornitiche. Proseguendo lungo l’argine, all’ombra di pioppi e salici, ancora per qualche centinaio di metri, si raggiunge il Casotto Verde (detto del “Biagiotti”) che è stato adibito a osservatorio faunistico; attraverso feritoie schermate si possono osservare i grandi chiari all’interno della Riserva, protetti sui bordi da estese cinture di canneti. Nei mesi primaverili ed estivi sono presenti uccelli migratori e nidificanti, fra cui sette diverse specie di aironi che si riproducono in una grande colonia (“garzaia”); nei periodi autunnali e invernali gli specchi d’acqua ospitano invece migliaia di anatre, folaghe e altri acquatici svernanti.

Periodo consigliato

Il periodo migliore per la visita è quello primaverile, da marzo alla prima metà di giugno; durante i mesi estivi si dovranno privilegiare l’alba o il tramonto evitando così le ore più calde. Da settembre a gennaio sono da preferire i giorni di martedì e venerdì che beneficiano del silenzio venatorio dato che la riserva è circondata da aree nelle quali è consentita la caccia.

Riserva Naturale del Padule di Fucecchio

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Museo della civiltà contadina “Casa Dei”

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