Itinerario naturalistico toscano

INFORMAZIONI GENERALI

I percorsi all’interno delle riserve, nonché quelli di collegamento tra riserva e riserva, sono stati individuati utilizzando sentieri, strade e cammini già esistenti e codificati (Sentieri CAI, Via Francigena, Cammini storici etc..). Quindi anche i percorsi di collegamento tra riserve distanti hanno previsto l’utilizzo di mezzi tipici della “mobilità lenta”: piedi, MTB, e-Bike e treno e solo in casi limite dell’auto privata. Per la bicicletta è stata utilizzata la viabilità pubblica nella maggior parte dei casi, affiancata a pista ciclabile dedicata.

Tre dei quattro percorsi descritti partono e arrivano presso stazioni ferroviarie e sono quindi fruibili interamente anche senza l’auto privata.
Per l’itinerario 4 (Fiumi) è fortemente sconsigliato intraprendere il percorso trekking nella stagione delle piogge o comunque dopo forti temporali a causa dei numerosi guadi presenti lungo il tracciato.
Nelle apposite schede relative sia ai singoli itinerari, sia alle singole tappe, sono state fornite informazioni sulle emergenze naturalistiche, geologiche, storico-culturali e paesaggistiche osservabili lungo il percorso con particolare evidenza ai tematismi legati alla biodiversità nelle riserve naturali regionali.

Per le riserve regionali interessate sono stati forniti gli indirizzi ufficiali relativi ai soggetti gestori delle riserve e dei centri visita/foresterie.
Non sono stati inseriti gli indirizzi relativi ai punti ristoro, ristoranti, punti per il pernottamento, etc, presenti lungo gli itinerari.

PER I PERCORSI TREKKING

Al fine di rendere più sicuro e facilitare la percorribilità dei percorsi suddivisi nella varie tappe si riportano di seguito le seguenti note:

Le tappe sono state studiate per essere percorse nell’arco di una giornata.
Nelle schede, i tempi di percorrenza delle tappe indicati non prevedono pause intermedie lungo il percorso. Tali tappe sono comunque compatibili con escursioni che, partendo alle 8 del mattino, permettono di arrivare a sera (ore 18) in tutta tranquillità con le dovute soste.

Il target degli itinerari completi e delle relative tappe è quello di escursionisti allenati, che possono quindi in più giorni di fila percorrere una distanza importante e i relativi dislivelli.

Le tappe sono comunque pensate per poter essere suddivise in ulteriori tratti al fine di permettere ad una utenza più allargata la fruizione di questo itinerario; a tale scopo sono stati messi in evidenza, per le aree più isolate, i potenziali luoghi di ristoro e di sosta.

Inoltre, in alternativa, è possibile raggiungere le riserve regionali in auto. Dalle aree sosta è possibile organizzare tappe personalizzate in base alle proprie esigenze, basandosi sulla cartografia allegata al progetto corredata da punti sosta.

Raccomandazioni per gli escursionisti (fonte CAI, modificata)

  • Leggi i bollettini meteo della zona che intendi frequentare almeno 3/4 giorni prima dell’uscita e nelle 24 ore precedenti. Fai particolare attenzione alle previsioni di temporali. Valuta le flessibilità dell’escursione in funzione del tempo disponibile e previsto sfruttando le indicazioni della cartografia a corredo del progetto con punti sosta intermedi.
  • L’escursione va preparata prima della partenza con il materiale cartografico e descrittivo atto ad individuare e effettive difficoltà tecniche.
  • Valuta sempre dislivello e sviluppo dell’itinerario e i compagni di gita che scegli. Per avere maggiori informazioni, contatta le Guide del territorio e/o i Gestori dei Rifugi e delle strutture
  • Prepara adeguatamente lo zaino. Porta sempre con te: occhiali da sole, cappello, guanti, un pile e la giacca per la pioggia. Ricorda che la temperatura dell’aria diminuisce di circa 6° C. ogni 1000 metri di altitudine. Non dimenticare il kit di primo soccorso e un ricambio. Utilizza sempre calzature adeguate, con suola antiscivolo scolpita. Anche se l’escursione è semplice utilizza sempre calzature adeguate con suola scolpita antiscivolo. Inoltre, porta sempre con te l’abbigliamento integrativo per un eventuale cambiamento meteo.
  • Porta con te la carta topografica escursionistica della zona ed una GPS con scaricate le tracce del percorso o della tappa scelta. Ricorda che per orientare una mappa la parte in alto della carta deve puntare verso il Nord indicato dalla bussola. Non dimenticare di portare la relazione dell’itinerario.
  • Valuta sempre l’impegno della gita e la tua preparazione. Tieni conto dei tempi e delle distanze suggerite e valuta la tua preparazione.
  • Parti sempre di buon’ora, tieni conto che i temporali in Estate sono più frequenti nel pomeriggio. Considera che i cambiamenti meteorologici e l’alta frequentazione di certi itinerari possono dilatare i tempi di percorrenza previsti così come le possibili tappe intermedie in funzione delle Riserve da visitare.
  • Fai una buona colazione prima di partire. Non portare peso inutile nello zaino, meglio frutta secca e alimenti energetici ricchi di zuccheri. Il minestrone o la pastasciutta meglio consumarli alla sera, in rifugio. Non dimenticare l’acqua, almeno un litro a testa. Evita le bevande gassate o alcoliche.
  • Fai attenzione al sentiero che hai scelto e rimani sempre al suo interno. Non percorrere le scorciatoie perché queste dissestano il terreno.
  • Porta sempre a valle i tuoi rifiuti; impara a conoscere l’ambiente di cui siamo ospiti ed adoperati per conservarlo e migliorarlo per le generazioni future.
  • In caso di incidente telefona immediatamente al 118 e rispondi con calma alle domande dell’operatore. Per quanto possibile, presta conforto all’infortunato ed evita di lasciarlo solo e proteggilo dal freddo. Tralascia interventi che non conosci.

Nelle schede relative alle varie tappe trekking si trovano delle lettere ad indicare il grado di difficoltà dell’escursione (FONTE CAI)

  • T = Turistico – Itinerario su stradine, mulattiere o larghi sentieri. I percorsi generalmente non sono lunghi, non presentano alcun problema di orientamento e non richiedono un allenamento specifico se non quello tipico della passeggiata.
  • E = Escursionisti – Itinerari su sentieri od evidenti tracce in terreno di vario genere (pascoli, detriti, pietraie…). Sono generalmente segnalati con vernice od ometti (pietre impilate a forma piramidale che permettono di individuare il percorso anche da lontano). Possono svolgersi anche in ambienti innevati ma solo lievemente inclinati. Richiedono l’attrezzatura descritta nella parte dedicata all’escursionismo ed una sufficiente capacità di orientamento, allenamento alla camminata anche per qualche ora.
  • EE = Escursionisti Esperti – Sono itinerari generalmente segnalati ma con qualche difficoltà: il terreno può essere costituito da pendii scivolosi di erba, misti di rocce ed erba, pietraie, lievi pendii innevati o anche singoli passaggi rocciosi di facile arrampicata (uso delle mani in alcuni punti). Pur essendo percorsi che non necessitano di particolare attrezzatura, si possono presentare tratti attrezzati se pur poco impegnativi. Richiedono una discreta conoscenza dall’ambiente alpino, passo sicuro ed assenza di vertigini. La preparazione fisica deve essere adeguata ad una giornata di cammino abbastanza continuo.
  • EEA = Escursionisti Esperti con Attrezzatura – Vengono indicati i percorsi attrezzati (o vie ferrate), richiedono l’uso dei dispositivi di autoassicurazione.

PER I PERCORSI IN MTB

Riportiamo alcune note e raccomandazioni:

  • Nel tempo indicato nelle schede tappe non sono previste le pause intermedie lungo il percorso, comunque compatibili con escursioni in MTB che, partendo alle 8.00 del mattino permettano di arrivare a sera alle 18.00 in tutta tranquillità con le dovute soste. Ogni giornata “Tappa” è di circa 6 ore fra mattina e pomeriggio.
  • La velocità di percorrenza in MTB è sempre “turistica” nel calcolo dei tempi delle tappe che sono all’incirca da 60 km al giorno e sono previste ampie pausa nella giornata.
  • Le tappe in MTB sono quindi sempre divise in almeno due “momenti” con pausa lunga per il pranzo e il riposo nel mezzo della giornata.
  • Le tappe sono da considerarsi tutte “impegnative” se fatte in un solo tratto senza soste, turistiche se divise nell’arco dell’intera giornata; è possibile inoltre suddividere ulteriormente le tappe seguendo la cartografica e le indicazioni dei punti sosta.

Elenchiamo di seguito alcune buone norme riprese dal codice NORBA (National Off Road Bicycle Association, il regolamento per le mountain bike) oramai universalmente accettato da tutte le associazioni di Bikers:

  • Dare la precedenza agli escursionisti non motorizzati. Nota: anche in salita la precedenza va data ai pedoni.
  • Ridurre la velocità e prestare attenzione quando s’incontrano altri escursionisti. La velocità. Sinonimo di adrenalina ma anche di pericolo. È fondamentale moderare la velocità quando vediamo delle persone sui sentieri, e fare in modo che possano accorgersi della nostra presenza prima del nostro arrivo.
  • Regolare sempre la velocità per non mettere in pericolo gli altri e se stessi. Sempre in tema velocità, è importante regolarla anche in relazione al terreno ed alla visibilità. Nell’affrontare le curve per esempio, bisogna valutare la possibilità di trovare qualcuno in traiettoria. Inoltre va considerato il grado di esperienza di ciascuno.
  • Rimanere sui percorsi già tracciati: oltre a limitare l’impatto che inevitabilmente causiamo a vegetazione e terreno, ha anche altri vantaggi in merito alla sicurezza. Per esempio in caso sia necessario chiamare i soccorsi, sarebbe sicuramente più semplice per i volontari trovarvi lungo un sentiero tracciato, piuttosto che in qualsiasi altro luogo. Inoltre evitando di tagliare per terreni molli si limita l’erosione causata dallo scorrimento delle acque piovane che dovessero trovare un manto erboso abraso.
  • Non spaventare gli animali, sia domestici che selvatici. Va dato loro il tempo di spostarsi dalla vostra strada. Spesso i sentieri attraversano i pascoli, e in quel caso siamo noi gli ospiti.
  • Non lasciare rifiuti. Non dovrebbe nemmeno essere necessario scrivere regole del genere, che dovrebbero già essere impresse nelle nostre menti e automatiche. Tuttavia succede di trovare rifiuti di ogni genere tra i nostri amati boschi. Portate con voi i vostri e se possibile raccogliete quelli abbandonati dagli altri.
  • Rispettare le proprietà pubbliche e private. Eventuali cancelli vanno lasciati così come sono stati trovati.
  • Essere sempre autosufficienti ed essere coscienti del proprio livello di preparazione. Essere sempre autosufficienti è importante sia per la sicurezza che per la soddisfazione personale. Lunghezza e difficoltà dei percorsi vanno scelte in base a capacità personale, equipaggiamento, terreno, condizioni meteorologiche esistenti e quelle previste.
  • Non viaggiare da soli in zone isolate e se si devono coprire lunghe distanze comunicare la destinazione ed il programma di viaggio a qualcuno (famigliari o amici) è una scelta molto saggia in quanto darebbe la possibilità di partire da qualcosa di certo per le ricerche in caso di incidente. Ricordiamoci che le batterie si scaricano, gli apparecchi in genere soffrono le temperature molto calde e quelle molto fredde oltre che l’umidità. Non sempre i luoghi che frequentiamo sono coperti da segnale, rete telefonica ma anche quella gps non è del tutto infallibile. Portare con se sempre una bussola e una cartina.
  • Rispettare la filosofia del ciclo-escursionismo volta al minimo impatto con la natura. Possiamo benissimo limitarci a scattare fotografie e soprattutto fare attenzione a minimizzare i segni del nostro passaggio. Portiamoci via solamente i bei ricordi.

Per ogni tappa, nelle apposite schede si trovano due lettere ad indicare il grado di difficoltà del percorso – Sistema di classificazione CAI (Club Alpino Italiano (TC, MC, BC, OC, EC) che suddivide i percorsi in:

TC Capacità Turistiche Percorso su strade sterrate dal fondo compatto e scorrevole, di tipo carrozzabile
MC Medie Capacità Percorso su sterrate con fondo poco sconnesso o poco irregolare (tratturi, carrarecce…) o su sentieri con fondo compatto e scorrevole
BC Buone Capacità Percorso su sterrate molto sconnesse o su mulattiere e sentieri dal fondo piuttosto sconnesso ma abbastanza scorrevole oppure compatto ma irregolare, con qualche ostacolo naturale (per es. gradini di roccia o radici)
OC Ottime Capacità Come sopra (BC) ma su sentieri dal fondo molto sconnesso e/o molto irregolare, con presenza significativa di ostacoli
EC Eccellenti Capacità Percorso su sentieri molto irregolari, caratterizzati da gradoni e ostacoli in continua successione, che richiedono tecniche di tipo trialistico

Questi acronimi sono utilizzati a coppie: ad esempio MC/BC. Il primo indica la difficoltà del tratto in salita, e il secondo per il tratto a scendere. In questo caso, la salita richiede delle Capacità Medie, mentre la discesa richiede delle Buone Capacità tecniche.
Brevi tratti attribuibili ad una classe di difficoltà superiore non vengono considerati: se un sentiero MC presenta alcune brevi sezioni con ostacoli catalogabili in OC, la difficoltà rimane MC.
Chi non dovesse essere in grado di affrontarle in sella, può scendere e superare il tratto a piedi.

La valutazione è sempre effettuata considerando condizioni ottimali (terreno asciutto).

A Cura di Ecoistituto delle Cerbaie

(FONTE SITO REGIONE TOSCANA)

www.regione.toscana.it/-/preparare-il-viaggio